lunedì 1 maggio 2023

LA CRESCITA DELLA POTENZA MILITARE DEL "DRAGONE"

Secondo il Sipri la spesa militare cinese è aumentata per 27 anni consecutivi. Si tratta del periodo più lungo di qualsiasi Paese ("China, the world’s second largest spender, allocated an estimated $293 billion to its military in 2021, an increase of 4.7 per cent compared with 2020. China’s military spending has grown for 27 consecutive years")*. 

Com’è noto, l’Esercito popolare di Liberazione  è la più grande forza armata del mondo, con oltre 2 milioni di soldati, anche se la Cina dovrebbe contare su circa 350 testate nucleari ossia assai meno di quelle possedute dagli Usa o dalla Russia.

Tuttavia nel 2020-21 i satelliti americani hanno scoperto che la Cina stava costruendo 230 "silos" per missili balistici intercontinentali oltre a sviluppare la cosiddetta “triade” ossia la capacità di lanciare missili nucleari da terra, dal mare e dal cielo (peraltro, la Cina di Xi Jinping ha anche enormemente potenziato la marina militare e in generale le forze aeronavali)**.

Del resto, le testate nucleari cinesi, secondo il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, potrebbero aumentare a 1.000 entro il 2030. Difatti, la Cina si è sempre rifiutata di partecipare ad ogni negoziato sul controllo e sulla riduzione degli arsenali nucleari.

Pertanto, anche senza considerare il rapporto tra la Cina e la Russia e  la politica cinese nei confronti di Taiwan o della stessa India (con cui permane una forte tensione nella zona di frontiera) - ma, si badi, che  si tratta di una politica che ha già portato al riarmo del Giappone (che, come la Corea del Sud, teme pure la potenza nucleare della Corea del Nord)***, ad una nuova collaborazione militare tra gli Usa e le Filippine (tanto che adesso Manila ha concesso l’uso di quattro basi militari agli americani) nonché ad una collaborazione militare dell'India (essa stessa, del resto, una potenza nucleare come il Pakistan) con gli Usa, il Giappone e l'Australia (oltre che con il Vietnam)**** -, il riarmo cinese rischia di rendere obsoleta la politica basata sul mantenimento della parità strategica fra Usa e Urss/Russia, che è stato il pilastro fondamentale di quell'equilibrio strategico che ha garantito che non scoppiasse la guerra termonucleare tra superpotenze. 

In sostanza, chi sostiene come Adam Tooze che è inevitabile che una crescita economica della Cina  comporti anche una crescita delle capacità militari della Cina ha certo ragione*****, ma ignora la questione principale ovverosia non spiega quali siano le ragioni geopolitiche (non economiche!)****** per cui la Cina di Xi Jinping ha deciso di potenziare la propria macchina bellica al punto da rischiare di alterare gravemente gli equilibri militari mondiali e in particolare quelli nell'Indo-Pacifico.

*Vedi https://www.sipri.org/media/press-release/2022/world-military-expenditure-passes-2-trillion-first-time?fbclid=IwAR35toBEA1mi45K7AxvVEDqdiNRHKNj313PXAqAt31FlL7tZK9QyLgxRucM

**Vedi ad esempio "The Military Balance 2023" secondo cui "The official 2022 defence budget comes to 1.2% of GDP, a level at which it has hovered throughout President Xi’s ten years in power, yet still well below the global average of around 2%. There remains, however, significant debate over the extent to which the official budget represents the entirety of the country’s spending on defence, with additional funding thought to be provided from other sources." Comunque, secondo "The Military Balance 2023", si deve considerare che "In addition to improving its nuclear forces, the PLARF continues to expand, improve and modernise its conventional missile capabilities, evidenced by the expansion in the number of brigades operating medium- and intermediate-range ballistic missiles (MRBM and IRBM respectively)". La spesa militare della Cina nel 2022 dovrebbe essere stata di circa 319 miliardi dollari (ivi).

***Al riguardo vedi  https://www.washingtonpost.com/world/2023/04/28/north-korea-missile-advances-nuclear/?fbclid=Iw

**** Si tratta del cosiddetto "Quad". Sui rapporti tra gli Usa e l'India vedi anche https://www.nytimes.com/2023/01/31/business/economy/us-india-technology-partnership.html?fbclid=IwAR0D4f2jgVoaei2WzZzDnLGK1YtjfSs5oIkGufQrqD1x8tX_O6FIvsY6ydo Sulle relazioni tra l'India e il Vietnam vedi https://indianexpress.com/article/india/india-vietnam-defence-partnership-rajnath-singh-7958663/?fbclid=IwAR0D4f2jgVoaei2WzZzDnLGK1YtjfSs5oIkGufQrqD1x8tX_O6FIvsY6ydo. Si badi che per quanto concerne la questione ucraina, si deve tenere conto che l'India non può "inimicarsi" pure la Russia, con cui ha buoni rapporti, dovendo già "confrontarsi" con la Cina e il Pakistan.

*****Vedi A. Tooze, America Has Dictated Its Economic Peace Terms to Chinahttps://foreignpolicy.com/2023/04/24/america-has-dictated-its-economic-peace-terms-to-china/?fbclid=IwAR3Hh3GgWlLnxEco-hrerbTEt7A4P7-8f5VLFoVuKcWMt1hi2uLRC1rxS0M

****** Perlomeno una parte della élite dominante americana si è resa conto che l'America non può essere la potenza egemonica globale (vedi https://www.whitehouse.gov/briefing-room/speeches-remarks/2023/04/27/remarks-by-national-security-advisor-jake-sullivan-on-renewing-american-economic-leadership-at-the-brookings-institution/?fbclid=IwAR20PPBrGKxzE2MNqb0vbCq8WYN-Yh6gpBcO1Ztqi9DaQ1qoECQiXQN9KmE), ma solo la potenza egemonica occidentale anche se per essere tale deve comunque "cambiare passo". Nondimeno, se la "sfida cinese" fosse non solo economica ma anche e soprattutto militare, allora sarebbe davvero difficile evitare la "trappola di Tucidide" ovverosia un (catastrofico) "regolamento bellico dei conti" tra l'America e la Cina.

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