martedì 17 settembre 2013

GEOPOLITICA DELLE LINGUE, "EURASIA" 3/2013



GEOFILOSOFIA


IMMAGINAZIONE GEOFILOSOFICA E REALISMO GEOPOLITICO di Fabio Falchi

È merito dell’epistemologia postpositivistica avere dimostrato che non vi è un’unica descrizione scientifica del mondo cui tutte le altre descrizioni della realtà possano essere “ridotte”. La metafora e il simbolo, lungi dal contrapporsi al linguaggio della conoscenza scientifica, si devono invece considerare come manifestazione di alcuni aspetti irriducibili, benché “relazionali”, dell’essere. Ne deriva quindi la possibilità di rivalutare l’immaginazione, in quanto definita da una posizione mediana e mediatrice tra intelligibile e sensibile, ovvero la possibilità di “pensare per immagini”, ma senza perdere il contatto con la realtà, in virtù di un linguaggio “fondativo” che permetta un radicamento nella terra in cui si “dimora” e di convivere con l’Altro secondo “comuni differenze”.






http://www.eurasia-rivista.org/la-geopolitica-delle-lingue-3/20028/