martedì 31 ottobre 2023

UN CAOS "MULTIPOLARE"

Non vi è dubbio che vi siano degli ipocriti (inclusi dei sedicenti pacifisti) che cercano di sminuire la gravità dell'orrenda strage del 7 ottobre scorso, nonché del sequestro di civili innocenti, mescolando il vero e il falso, e che di fatto parteggiano per Hamas, il cui scopo non è quello di indurre Israele a risolvere politicamente la questione palestinese bensì quello di distruggere Israele ovvero di condurre una "guerra santa" (jihad) contro Israele.

Tuttavia, è anche vero che è assurdo giustificare il bombardamento di Gaza sostenendo che Israele ha il diritto di bombardare Gaza come gli angloamericani avevano il diritto di bombardare le città della Germania nazista.

Indipendentemente da quel che si può pensare del bombardamento di Dresda del 13-15 febbraio 1945 o di quello di Pforzheim del 23 febbraio  1945 (che causò la morte di circa 17.600 persone ossia del 30%  della popolazione di Pforzheim), il paragone tra la Germania nazista e una organizzazione paramilitare nazi-islamista come Hamas ovviamente "non regge" non solo sotto il profilo politico-strategico e militare ma anche sotto il profilo storico.

Nettamente diverso è infatti il contesto storico, dato che il conflitto israelo-palestinese e le sue cause non hanno nulla a che fare con la Seconda guerra mondiale e le sue cause, e nettamente diverso è il pericolo che Hamas rappresenta sia per Israele (o per gli ebrei) che per il mondo.* 

Nella guerra contro la Germania nazista obiettivo militare e scopo strategico erano perfettamente coincidenti e non vi era quindi la necessità di agire in modo tale che non divergessero, il che praticamente permise di dare carta bianca ai militari. Non a caso  la divergenza tra obiettivo militare e scopo politico si può considerare la principale ragione del fallimento politico-strategico degli Usa in Vietnam, in Iraq e in Afghanistan (e per la stessa ragione l'America o, se si preferisce, l'Occidente corre il rischio di un altro fallimento politico-strategico in Ucraina). 

Ma si tratta di una lezione che Israele sembra ignorare, anche se si deve riconoscere che Israele ha non solo il diritto ma il dovere di sconfiggere Hamas (ad una azione di guerra contro uno Stato, quest'ultimo non può non reagire con azioni di guerra, altrimenti viene meno la ragion d'essere dello Stato stesso).

D'altronde. è evidente non solo che politici come Netanyahu e Ben-Gvir sono i meno "adatti" a guidare Israele in questa guerra ma che l'attuale governo israeliano non ha nessuna strategia politica per risolvere, se e quando Hamas sarà sconfitto, la questione di Gaza o quella palestinese, tanto più che Hamas ha messo salde radici anche in Cisgiordania.

Ma è pure evidente che ormai ha poco senso parlare di diritto internazionale e a maggior ragione di ordine mondiale (casomai si dovrebbe parlare di caos globale o di caos multipolare) e che l'insipienza politico-strategica dell'Occidente neoliberale fa soltanto il gioco dei nemici non solo dell'Occidente neoliberale ma della stessa civiltà europeo-occidentale (democrazia inclusa naturalmente),** che solo gli stolti possono ritenere che "coincida" con l'Occidente neoliberale.

*A tale proposito si veda anche https://www.haaretz.com/israel-news/2023-10-31/ty-article/.premium/why-israel-should-not-compare-hamas-to-the-nazis/0000018b-8692-d055-afbf-b6b34f9e0000?fbclid=IwAR07KvN1boIDXfvBovIJqFq6m4eArRQ8_YW16J07Ye6jC0J9vACGSf6hxR8.

**Si corre quindi anche il pericolo che aumenti l'aggressività (peraltro già assai elevata) non solo dell'Iran ma anche della Russia e della Cina nei confronti dell'America (il cui declino, si badi, è solo relativo) e dei suoi alleati. D'altronde, non si può nemmeno escludere che l'azione di Hamas del 7 ottobre scorso mirasse anche a scatenare una "reazione a catena" per destabilizzare lo stesso mondo occidentale. 

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