giovedì 8 febbraio 2024

LA SITUAZIONE MILITARE IN UCRAINA

I “putiniani” (che cianciano di libertà e democrazia ma fanno l'apologia di ogni "dittatura sovrana e popolare", quasi che una democrazia liberal-socialista non fosse una valida alternativa all'attuale sistema neoliberale) esultano perché Avdiivka è sul punto di essere conquistata dai russi. In effetti, la conquista di Avdiivka sarebbe un successo politico e tattico dei russi, dato che questa piccola città, nonostante sia ormai del tutto distrutta, si trova a pochissimi chilometri dalla città di Donetsk.

La caduta di Avdiivka sarebbe comunque davvero grave per gli ucraini se l'esercito russo fosse in grado di proseguire l'offensiva in direzione di Kramatorsk-Slovjansk e/o di Prokovsk (un "hub logistico" dell'esercito ucraino) e quindi di sfondare la principale linea di difesa ucraina nell'oblast' di Donetsk. Se invece l'esercito russo si fermasse (come accadde dopo che la Wagner conquistò Bakhmut), a causa del costo salatissimo che ha dovuto pagare per prendere Avdviika (su cui vi è una abbondante documentazione, con buona pace dei "putiniani") non si tratterebbe certo di un successo "strategico" dei russi.

Comunque sia, è evidente che adesso l'esercito ucraino si trova in seria difficoltà, soprattutto per la penuria di munizioni di artiglieria (per ogni colpo d'artiglieria sparato dagli ucraini ora i russi ne sparano cinque) e ovviamente per il blocco degli aiuti militari americani (del resto, già notevolmente diminuiti alla fine dell'estate scorsa). 

Pertanto, il vero vantaggio dei russi è una netta superiorità “materiale” (ossia per quanto concerne il numero di soldati, di mezzi e di munizioni), che rischia di aumentare nei prossimi mesi. D’altronde, il blocco degli aiuti militari americani indebolisce gravemente anche la difesa aerea dell’Ucraina, che non dispone ancora nemmeno di qualche caccia F-16, mentre è noto che i russi hanno fatto notevoli progressi per quanto concerne la guerra dei droni e quella elettronica.

Al riguardo, è comunque interessante la spietata e lucida analisi dei difetti delle Forze Armate russe da parte dell’ex capo di Stato maggiore russo Baluevskij (si tratta di un’analisi militare pubblicata su “Army Standard”, una rivista della Difesa russa), secondo cui i sistemi d’arma occidentali sono nettamente superiori a quelli russi (Baluevskij contraddice cioè in modo esplicito le recenti affermazioni di Putin sulla superiorità tecnologica delle armi russe rispetto a quelle della NATO). 

In particolare Baluevskij riconosce che l'azione dell'aviazione russa è "frustrata" dalla difesa aerea ucraina, che praticamente impedisce ai caccia russi di penetrare in profondità nello spazio aereo ucraino e quindi di potere effettuare quegli attacchi aerei di “interdizione” che sarebbero necessari per mettere in crisi l’intero apparato logistico, di comando e comunicazione degli ucraini.*

Tuttavia, è chiaro che né i difetti della macchina bellica russa né i (sorprendenti) successi ucraini contro la marina militare russa nel Mar Nero, possono annullare la superiorità “materiale” dell’esercito russo rispetto a quello ucraino.

In sostanza, in questa fase della guerra le sorti dell’’Ucraina dipendono soprattutto dagli aiuti dell’Europa che, in un contesto mondiale caratterizzato da una Russia tornata ai tempi  dell’imperialismo zarista o stalinista e da un'America sempre più condizionata da Trump, sembra (meglio non farsi illusioni) essersi resa conto di dover camminare con le proprie gambe.

In altri termini l’Europa sembra avere compreso che deve acquisire necessariamente proprio quell’autonomia strategica e geopolitica che, quando ancora l’autocrate russo pareva non essere disposto a sacrificare i buoni rapporti tra la Russia e l’Europa, si poteva ritenere di conseguire integrando la Russia nello spazio economico e politico dell’Europa e (di conseguenza) favorendo una trasformazione in senso democratico della stessa Russia.

PS La situazione nelle ultime settimane però è cambiata a vantaggio dei russi, dato che la difesa antiaerea ucraina non è più in grado di "frustrare" l'azione dell'aviazione russa, tanto che la stessa conquista di Avdiivka sarebbe dipesa soprattutto dall'azione dell'aviazione russa che, grazie all'uso di bombe plananti, adesso riesce a infliggere perdite gravissime alle difese ucraine.

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