venerdì 19 aprile 2024

LA "QUESTIONE RUSSA" E IL FALLIMENTO DEI NEGOZIATI TRA RUSSI E UCRAINI AD ISTANBUL

Ora si può affermare che nella primavera del 2022 vi era veramente la possibilità di arrivare ad un accordo tra Russia e Ucraina. Nonostante vi fossero degli ostacoli non facili da superare, la trattativa tra russi e ucraini ad Istanbul procedeva bene. 

Tuttavia, come dimostrano Samuel Charap e Sergey Radchenko, i negoziati fallirono soprattutto per la russofobia degli estremisti nazionalisti ucraini, per l’ostilità nei confronti della Russia degli angloamericani e per il terribile massacro di civili ucraini compiuto dai soldati russi a Bucha.* Ovviamente si può capire perché gli ucraini non si fidassero ciecamente dei russi e si deve pure tenere conto della situazione militare che allora era favorevole a Kiev.

Comunque sia, contrariamente a quanto sostiene la maggior parte degli atlantisti, i negoziati che si svolsero ad Istanbul nella primavera del 2022 provano che non è impossibile accordarsi con la Russia per mettere fine alla guerra.

Chi scrive, del resto, non ha esitato a condannare l’involuzione autoritaria del regime di Putin e l’aggressione russa contro l’Ucraina, di cui pure gli italiani stanno pagando le conseguenze. 

Ma questa è solo una faccia della medaglia. Un conto, infatti, è criticare il regime di Putin un altro “ignorare” l’aggressività, l’ipocrisia e l’insipienza geopolitica dell’Occidente atlantista neoliberale, la cui russofobia non si spiega solo con l’ostilità di alcuni Paesi europei (si pensi alla Polonia per esempio) nei confronti della Russia per note ragioni storiche.

Il punto da capire è che la Russia è Europa ma non Occidente ed è questa differenza che spiega l’ostilità ideologica non tanto nei confronti del regime di Putin ma della Russia da parte dell’élite atlantista neoliberale. 

Ed è invece proprio questa differenza, indipendentemente dai gravi difetti del regime di Putin o dal modo tutt’altro che condivisibile in cui gli estremisti nazionalisti russi la “interpretano”, che spiega perché chi è davvero europeista non può essere né euro-atlantista né russofobo. 

*https://www.foreignaffairs.com/ukraine/talks-could-have-ended-war-ukraine.


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