venerdì 16 agosto 2024

L'ATTACCO UCRAINO IN TERRITORIO RUSSO

È palese che l’attacco ucraino in territorio russo non è un raid ma un’operazione militare più complessa, effettuata da piccoli gruppi di combattimento appartenenti ad alcune delle migliori brigate ucraine. 

Obiettivo fondamentale (oltre a quello politico) degli ucraini pare essere non tanto il territorio quanto piuttosto il nemico (ossia la distruzione di unità militari nemiche), costringendo i russi a combattere una guerra di movimento, che in questi due anni e mezzo di guerra l’esercito russo ha dimostrato di non sapere combattere senza difficoltà (anche perché caratterizzato da scarsa flessibilità tattico-operativa e da una struttura gerarchica che lascia poco spazio allo spirito di iniziativa degli ufficiali subalterni e dei sottufficiali). 

Non sorprende quindi  che la reazione russa a questo attacco ucraino si sia rivelata caotica e assai “confusa”, tanto che si sono già verificati diversi casi di “red on red” (ovvero “fuoco amico” ai danni dei russi).

Comunque sia, per i russi è imperativo eliminare questa minaccia senza (continuare a) subire gravi perdite (non solo di soldati ma di materiale bellico) e senza essere costretti ad impiegare unità militari impiegate in quei settori del fronte in cui gli ucraini si trovano in  seria difficoltà. 

D'altra parte, sembra scontato che se l’attacco dell’esercito di Kiev dovesse fallire del tutto gli ucraini rischierebbero di avere poche riserve ben addestrate per opporsi validamente alla “pressione” dell’esercito russo, che sebbene non sia ancora riuscito ad effettuare uno “sfondamento” in nessun settore del fronte (lungo circa 600 miglia) continua a “rosicchiare” terreno prezioso.

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