martedì 18 giugno 2024

QUALCHE CONSIDERAZIONE SULLA SITUAZIONE MILITARE IN UCRAINA

Capire la situazione militare in Ucraina richiederebbe una lunga e approfondita analisi. 

Qui è sufficiente osservare, senza prendere in considerazione l'intero "quadro strategico", che sebbene i russi abbiano conseguito alcuni successi tattici approfittando del "blocco" degli aiuti militari americani all'Ucraina, l'esercito ucraino si sta difendendo con grande abilità e sta infliggendo notevoli perdite di materiale bellico all'esercito russo (si veda https://www.oryxspioenkop.com/2022/02/attack-on-europe-documenting-equipment.html), che punta soprattutto sulla sua superiorità quantitativa (di mezzi e di uomini).

Gli ucraini, infatti, hanno respinto numerosi attacchi russi che miravano ad un vero e proprio sfondamento delle difese ucraine e hanno "bloccato" l'avanzata russa a Vovchansk.

 La "pressione" russa, tuttavia, è ancora molto forte in diversi settori del fronte (in specie a Chasiv Yar  e  in  direzione di  Pokrovsk) e quindi non è facile fare previsioni, anche perché l'Ucraina continua ad avere seri problemi di reclutamento.

Comunque il "punto" da tenere presente è che chi si difende gode di un netto vantaggio contro chi attacca. Adesso sono gli ucraini a  godere di questo vantaggio, in futuro però potrebbero essere i russi a sfruttare il "fattore difesa", come già accaduto nell'estate dell'anno scorso.

mercoledì 12 giugno 2024

GUERRA E DIPLOMAZIA

Che l'attuale situazione militare per l'Ucraina sia difficile è innegabile, anche se si deve riconoscere che l'esercito ucraino sta dimostrando di sapere difendersi, sfruttando  con sagacia tattica il vantaggio di cui gode chi si difende rispetto a chi attacca.

L'Ucraina potrebbe quindi pagare caramente (soprattutto se si tiene conto che il futuro di un Paese dipende da diverse condizioni, incluse quelle economiche, sociali e demografiche)  non avere colto l'occasione di trattare con la Russia alla fine dell'estate del 2022 (dopo che ad Istanbul, nella primavera dello stesso anno, non si era sfruttata la possibilità di mettere fine alla guerra) anche a causa dell'insipienza e della tracotanza degli angloamericani e della stessa UE, cui importa cercare di indebolire o sconfiggere la Russia più che difendere l'indipendenza e la sicurezza dell'Ucraina.

Di conseguenza ci si ostina ad "inseguire" il sogno di una vittoria totale con la Russia (possibile solo nel caso - non certo probabile - di un crollo del morale dell'esercito russo e del regime di Putin), prendendo addirittura in considerazione l'invio di forze da combattimento della NATO in Ucraina. Insomma, mentre  per contrastare l'imperialismo dell'Unione Sovietica non si abbassò la guardia ma al tempo stesso si evitò di forzare la mano, facendo invece leva sui difetti del sistema sovietico (e si trattò di una strategia razionale e realistica che si rivelò vincente), adesso si vuole fare l'opposto, benché sia evidente che è pura follia pensare che la sicurezza dell'Europa, da cui dipende pure la sicurezza della stessa Ucraina, si possa difendere con la guerra della NATO contro la Russia.

Comunque sia, non si dovrebbe dimenticare che, nonostante le notevoli perdite dell'esercito russo (si badi che secondo analisti militari occidentali  il tasso di produzione russa di nuovi mezzi e armi per rimpiazzare quelli distrutti non basta) e il fatto che l'economia russa sia "surriscaldata", in guerra contano pure gli "asset strategici", il "fattore tempo" e la demografia.

Peraltro, l'Ucraina si trova ancora in una posizione favorevole, dato che non solo ha fatto fallire il disegno strategico di Mosca (che consisteva nell'insediare un regime filorusso a Kiev) ma conserva  l'accesso al mare nonché il controllo di Kharkiv, Cherson e perfino di buona parte del Donbass.*

D'altra parte,  giunti a questo punto si deve riconoscere che se la Russia non può permettersi di "gettare la spugna" nemmeno la Nato può farlo ossia non può permettersi di "mollare" l'Ucraina. Pertanto, non ha senso in un'ottica "realistica" chiedere di non consegnare più armi all'Ucraina (che, del resto, significherebbe consentire ai russi di fare a pezzi l'Ucraina). 

Non si dovrebbe allora continuare ad aiutare l'Ucraina senza rinunciare ad un negoziato con la Russia che non penalizzi l'Ucraina sotto il profilo politico e militare?** Si può forse negare che la cosiddetta "soluzione coreana" si sia rivelata vantaggiosa per la Corea del Sud e che i negoziati per mettere fine alla guerra di Corea durarono due anni (luglio 1951-luglio 1953) durante i quali si continuò a combattere? 

*Degno di nota è che "un sondaggio condotto presso l’opinione pubblica ucraina ha riscontrato un forte sostegno allo sforzo bellico, ma aspettative potenzialmente irrealistiche sulla liberazione di tutto il territorio ora occupato dalla Russia"(vedi: https://www.washingtonpost.com/world/2024/06/11/ukraine-poll-war-russia-stalemate/).

**PS. Chiaramente la cosiddetta "proposta di pace" di Putin - l'Ucraina dovrebbe riconoscere che la Crimea e le regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson appartengono alla Federazione Russa, rinunciare ad entrare nella Nato, avere uno status neutrale e rinunciare  a possedere armi nucleari (cui peraltro l'Ucraina ha già rinunciato con il Memorandum di Budapest del 1994) - non può essere accettata né dall'Ucraina né dalla Nato. 

Peraltro, secondo un'analisi documentata del NYT (https://www.nytimes.com/interactive/2024/06/15/world/europe/ukraine-russia-ceasefire-deal.html) il negoziato tra russi e ucraini nei mesi di marzo e aprile del 2022 fallì principalmente perché  il Cremlino volle inserire la Russia tra gli Stati che avrebbero dovuto garantire la difesa dell'Ucraina, il che equivaleva a dare al Cremlino il diritto di vietare un intervento a difesa dell'Ucraina anche se fosse stata la Russia stessa ad attaccare l'Ucraina (“The Guarantor States and Ukraine agree that in the event of an armed attack on Ukraine, each of the Guarantor States … on the basis of a decision agreed upon by ALL GUARANTOR STATES, will provide … assistance to Ukraine, as a permanently neutral state under attack…”). 

Insomma, è facile comprendere perché  gli ucraini (e la Nato) non si fidino di Putin.