giovedì 11 dicembre 2025

CI DOBBIAMO DIFENDERE ANCHE DA CHI CI DOVREBBE DIFENDERE

Il documento della Casa Bianca sulla "nuova strategia" americana è chiarissimo: l'America è dentro la Nato ma allo stesso tempo è fuori della Nato. Non sorprende quindi che l'America voglia svolgere il ruolo di arbitro tra l'Europa e la Russia e fare affari con la Russia, indipendentemente dalla questione della sicurezza europea e da quella ucraina, anche perché per l'America vi sono questioni più importanti (le relazioni con gli altri Paesi del continente americano, i rapporti con la Cina, il "nuovo" Medio Oriente ecc.).

Peraltro, per la Casa Bianca l'Europa che conta non è certo l'Ue bensì l'Europa dei nazionalpopulisti.

Difficilmente quindi la Russia, adesso che praticamente non esiste più un blocco geopolitico euro-atlantista "a guida americana", può rinunciare a esigere il "massimo" per quanto concerne la questione ucraina e quella della sicurezza europea, mentre l'America può sfruttare la situazione che si è venuta a creare con l'avvelenamento delle relazioni tra l'Europa (che dispone di un altissimo know how) e la Russia (notoriamente ricchissima di materie prime strategiche). 

Non a caso erano proprio le buone relazioni tra l'Europa (occidentale) e la Russia a rappresentare un pericolo per l'America, dato che avrebbero potuto dare inizio a un nuovo corso geopolitico non egemonizzato dall'America.

D'altra parte, sembra che gli euro-atlantisti, per "rimanere in sella", puntino su un prolungamento della guerra in Ucraina, sperando  che una vittoria dei dem alle prossime elezioni presidenziali possa favorire un cambiamento della attuale "rotta geopolitica" dell'America. Tuttavia, ormai dovrebbe essere ovvio che l'America (che sia "dem" o trumpista poco importa) ha interessi diversi da quelli europei e non può più permettersi di svolgere  il ruolo del gendarme  internazionale.

In sostanza, l'Europa rischia di pagare assai caramente il fallimento (geo)politico del neoliberalismo euro-atlantista.